La nuova era dell’Ecodesign: come le aziende possono prepararsi al regolamento (UE) 2024/1781

Il Regolamento (UE) 2024/1781, conosciuto come Ecodesign for Sustainable Products Regulation (ESPR), entrerà in vigore il 18 luglio 2024, segnando un passaggio decisivo verso una produzione industriale più sostenibile e circolare.
Secondo la Commissione Europea, la nuova normativa estende gli obblighi di ecodesign a quasi tutti i beni fisici immessi sul mercato dell’UE, non più soltanto a quelli connessi al consumo energetico.

Un Quadro Normativo per la Transizione Sostenibile
L’obiettivo principale dell’ESPR è quello di ridurre l’impatto ambientale dei prodotti lungo l’intero ciclo di vita, migliorandone durabilità, riparabilità, aggiornabilità e riciclabilità.
Come descritto nel testo ufficiale pubblicato su EUR-Lex, il regolamento introduce un approccio sistemico all’ecodesign, che abbraccia settori come acciaio, tessile, mobili, elettronica, chimica e ICT.
L’ESPR rappresenta quindi non solo un obbligo normativo, ma anche un’opportunità per le imprese di ridefinire le proprie strategie produttive e di mercato, anticipando le richieste dei consumatori e delle filiere più attente alla sostenibilità.

Implicazioni per le Aziende: Progettare in Ottica Circolare
Il cambiamento richiesto alle aziende è profondo: non si tratta più soltanto di garantire funzionalità e prestazioni, ma di considerare l’impatto ambientale complessivo.

Tra gli elementi centrali del regolamento vi sono:

Progettazione sostenibile: creazione di prodotti più durevoli, riparabili e modulari, riducendo la necessità di sostituzione.

Economia circolare: uso di materiali riciclabili e facilmente disassemblabili, con un impatto ambientale minimo, come approfondito su Acquis Compliance.

Trasparenza e tracciabilità: introduzione del passaporto digitale del prodotto, uno strumento che permette di monitorare l’intero ciclo di vita di ogni bene, garantendo informazioni chiare su materiali, composizione e riciclabilità.

Per le aziende del settore chimico, la sfida è particolarmente rilevante: la selezione di materiali e additivi dovrà rispettare criteri di sostenibilità e conformità, assicurando che anche i componenti intermedi rispettino i nuovi standard.

Come Prepararsi: Una Strategia in Tre Passaggi
Affrontare il cambiamento non deve essere un percorso solitario. Le imprese possono avviare una trasformazione strutturata seguendo tre fasi chiave:

Mappatura e analisi interna
Valutare l’intera gamma di prodotti e componenti, individuando le aree più critiche in termini di impatto ambientale e conformità. Questa fase consente di stabilire una base chiara da cui partire.

Pianificazione e integrazione dell’ecodesign
Definire una roadmap operativa che includa la revisione dei materiali, la scelta di alternative sostenibili e l’adozione di strumenti digitali per la tracciabilità.
Il regolamento incoraggia a integrare la sostenibilità già nella fase di sviluppo, evitando costosi adeguamenti successivi.

Implementazione e monitoraggio continuo
Applicare soluzioni pilota, aggiornare la documentazione tecnica e introdurre indicatori di performance ambientale e circolare (KPI). In questa fase è fondamentale assicurare un sistema di controllo interno robusto per affrontare eventuali verifiche di conformità.

Ecodesign come Vantaggio Competitivo
Conformarsi al Regolamento (UE) 2024/1781 non significa soltanto evitare sanzioni. Significa trasformare la sostenibilità in un asset strategico.

Secondo EUR-Lex, le aziende che adottano un approccio proattivo potranno:
Distinguersi sul mercato, rispondendo alla crescente domanda di prodotti sostenibili.
Accedere a nuovi mercati internazionali, dove la conformità ecodesign e le certificazioni ambientali sono ormai prerequisiti commerciali.
Innovare, promuovendo ricerca e sviluppo verso materiali e soluzioni tecniche più efficienti e rispettose dell’ambiente.

Conclusione: Anticipare il Futuro dell’Ecodesign
Il Regolamento (UE) 2024/1781 segna una tappa fondamentale nella costruzione di un’economia più sostenibile e circolare. Le aziende che iniziano oggi a prepararsi saranno quelle che domani potranno posizionarsi come leader nel mercato europeo e globale della sostenibilità.

Per un’analisi approfondita su come affrontare concretamente questo cambiamento nel settore industriale e chimico, è possibile consultare l’articolo dedicato pubblicato da ChimicaHTS, Ecolabel UE e industria chimica: la sostenibilità come vantaggio competitivo per il mercato italiano.